mercoledì 14 marzo 2007

Filippo Brunelleschi


Arnolfo di Cambio aveva costruito il Duomo di Firenze, ma non era riuscito, viste le dimensioni, a costruire la cupola.

Filippo Brunelleschi (Firenze 1377 - 1446) , quando vinse (in competizione con Lorenzo Ghiberti) l'incarico di costruire la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze dovette affrontare subito il problema di come costruirla senza far uso della centina. Era già noto il sistema della "spinapesce" per costruire cupole (polisferiche) ma questo era applicabile soltanto a piccole strutture perché la sfericità della cupola e l'esatta sua simmetria doveva essere controllata direttamente, in loco, facendo uso di canne e di altri strumenti. Il metodo però consentiva di costruire la cupola, dall'esterno: i mattono disposti in varie file ricevevano stabilità dalla presenza dei mattoni posti "di coltello" e quindi sisposti in modo che gli altri (messi di piatto) non




Brunelleschi conscio dell'importanza della "misura" e dei suoi "strumenti" e che il ruolo dell'architetto (tecnico) fosse quesllo di "saper far fare", ideò un metodo per verificare l'esattezza della posizione dei mattoni che dovevano risultare "in proiezione" verticale disposti lungo curve predeteriminata. Ciò evitava che la cupola sorgesse sghemba.


La verifica del progetto, in corso d'opera, faceva ricorso a uno strumento perfezionato dallo stesso Brunelleschi: il gualandrino, uno strumento capace di misurare e verificare la posizione delle vele della cupola, e quindi anche l'esattezza della disposizione dei mattoni.







Nessun commento: