mercoledì 28 febbraio 2007

La tecnica / la tecnologia

Tecnica

Ensemble des procédés méthodiques fondés sur des connaissances scientifiques employés à la producion. (Robert 1990)

Tecnologia

Scienza delle tecniche (Abbé Prévost 1755)

Disciplina che versa sulla immediata applicazione delle scienze fisiche, chimiche e matematiche alle arti e ai mestieri sì che gli artefici delle opere loro non si facciano contro i veri principii scientifici (Tramater 1834)

The ensemble of practices by which one uses available resources in order to achieve certain valued ends. (Jacques Ellul, 1954)

The science which deals with industrial arts (Oxford 1956)

A discourse or treatise on art or arts [1859]. The scientific study of the practical or industrial arts. (Onions 1959)

The science or study of the practical or industrial arts. (Webster 1979)

1. Wissenschaften ven den Produktionstechnik.
2. gesamtheit der Kentnisse, Fähigkeiten und Möglichkeiten auf dem gebiet der Produktionstechnik. (Duden 1982)

Studio dei procedimenti e delle attrezzature necessarie per la trasformazione di una materia prima in un prodotto industriale. (Zingarelli 1983)

1. Lehre von der Entwicklung der Technik in ihren gesellschaftlichen Zusam-menhängen. 2. Lehre und Anwendung der technischen Produktionsverfahren. (Brockhaus 1984)

1. The application of practical or mechanical sciences to industry or commerce. 2. The methods, theory, and practices governing such applications. 3. The total knowledge and skills available to any human society. (Collins 1989)

Théorie générale et études specifiques (outils, machines, procédés) des techniques. (Robert 1990)

The activity or study of using scientific knowledge for practical purposes in industry, farming, medicine, business, etc. (Cobuild 1990)

Chi era (è) l'ingegnere? Che cose è l'ingegneria?

Ingegnere:

Constructeur d'engins, de machines [1559]. (Aymot)

Ingegnoso trovator d'ingegni o di macchine e più spesso chi fa la professione di trovar ingegni e macchine; e nelle milizie chi professa la scienza di fortificare, attaccare e difendere le piazze, e quella della castramentazione degli eserciti, e che ha la scienza e l'arte di descrivere i luoghi particolari o de' paesi o de' regni. (Tramater 1834)

A person who studies, plans and builds machines, ships, docks, roads, bridges, forts, etc., as a civil (mining, electrical, military, sanitary, etc.) engineer. (Oxford 1956)

One who contrives, designs, or invents; an inventor [1702]. One who designs and constructs militarry engines or works (C.T. Onions (Ed.), The Shorter Oxford English Dictionary on Historical Terms, Oxford . Oxford University Press, 1959)

Chi anticamente inventava e costruiva ogni sorta di congegni, strumenti e macchine (in particolare da guerra e idrauliche) o chi si dedicava alla progettazione e alla costruzione di edifici o di opere in muratura in genere. Nei tempi moderni, circa dalla metà del XVIII secolo, chi avendo frequentato una scuola di ingegneria o, in seguito, una facoltà universitaria di ingegneria o un politecnico (che conferiscono una laurea e l'abilitazione all'esercizio della professione) progetta, organizza e dirige la costruzione, l'installazione, la riparazione, la manutenzione di strutture, equipaggiamenti, macchinari, oppure l'estrazione dalla loro sede naturale di sostanze solide, liquide o gassose come combustibili, minerali metalliferi, pietre da costruzione, ecc. (Battaglia 1972)

One educated, skilled or occupied in any of the various branches of engineering. (Webster 1979)

Auf einer Hoch- Fachhochschule ausgebildeter Techniker (Duden 1982)

Chi, conseguita la laurea e la abilitazione professionale, si occupa della progettazione e dirige la realizzazione di opere edilizie, stradali, meccaniche, navali, aeronautiche, industriali e simili. (Zingarelli 1983)

Techniker mit Ausbildung an einer Fachhochschule (Brockhaus 1984)

1. A person trained in any branch of engineering. 2. The originator or manager of a situation, system, etc. (Collins 1989)

Personne qui a reçu une formation scientifique et technique la rendant apte à diriger certains travaux, à participer à des recherches. (Robert 1990)

A skilled person who uses scientific knowledge to design and construct machinery, engines, electrical devices, or roads and bridges.(Cobuild 1990)

Ingegneria

L'arte dell'ingegnere. Manifattura o invenzione dell'ingegnere. (Tramater 1834)

The science of building and controlling machines, ships, roads, etc. (Oxford 1956)

The work done by , or the profession of, an engineer [1702]. To construct or manage as an engineer [1843]. (Onions 1959)

The planning, designing, construction, or management of machinery, roads, bridges, buildings, fortifications, waterways, etc.; science, profession, or work of an engineer. (Webster 1979)

The art of applying science to optimum conversion of the resources of nature to benefit man. (Britannica 1982)

Scienza dell'ingegnere (Zingarelli 1983)

The profession of applying scientific principles to de design, construction and maintenance of engines, cars, machines, etc. (Collins 1989)

Etude globale d'un project industriel sous tous ses aspects (techniques, économiques, financiers, sociaux), coordonnant les études particulières de plusieurs équipes de specialistes. (Robert 1990)

In tedesco non esiste un unico sostantivo per definire l'ingegneria. Esistono: Bauwesen (arte delle costruzioni civili), Mascinenbau (costruzione di macchine); il termine Ingenieurwesen è poco usato, e il Duden Bedeutungswörterbuch non lo cita.

I nomi dell'ingegnere

Ingeniarius (latino = colui che fa uso di ingenia)

ingegnere (italiano)
engigneor (francese antico)
ingénieur (francese)
ingeniero (spagnolo)
engenheiro (portoghese)
inginer (rumeno)
engyneour (inglese mediev.)
engineer (inglese)
Ingenieur (tedesco)
ingenieur (dano-norvegese)
ingenieur (olandese)
inzenjer (serbo-croato
inzenyr (ceco)
inzynier (polacco)
инженер (russo)

μηχανικός (greco)

mühendìs (turco)
mouhandis (arabo)
mehandess (ebraico)

gishi (giapponese)

giovedì 22 febbraio 2007

La storia, la scienza, l'ingegneria

La storia è innanzitutto racconto, narrazione. Se la serie di eventi si riduce a un semplice elenco sequenziale allora si ha semplice cronologia.


La storia è consapevolezza del proprio "stato". Ogni sistema dinamico ad ogni istante dipende dalle cause che agiscono su di esso, ma anche dalla memoria del suo passato. Se assumiamo l'approccio cognitivo dei matematici sistemisti, la dinamica di un sistema è retta da equazioni differenziali da cui dipendono gli effetti (Y(t)): le cause sono le "condizioni al contorno" (X(t)) e la memoria del passato si cela in quelle che si chiamano le "condizioni iniziali". Senza conoscere queste ultime non si riesce a risolvere nessun problema.




La scienza è una struttura di conoscenze organizzate per la rappresentazione e la interpretazione della realtà.

La Storia assume il carattere di disciplina rigorosa quando fonda le sue narrazioni su fatti documentati.
I documenti sono scritture inserite in un contesto spaziotemporale.
Le scritture sono segni, tracciati su un supporto materiale, i quali recano un messaggio.


L'ingegneria è progetto. Quando l'ingegneria codifica i suoi saperi all'interno di una struttura organizzata allora diventa scienza.
Progetto è parola che deriva dal latino proicio (= getto in avanti): l'ingegneria è sempre una scommessa nel futuro perché ogni progetto scommette sull'efficienza di un sistema di cui "prevede" come si comporterà. Per questo motivo presso gli antichi ingegneria e divinazione erano pratiche assai legate tra di loro. Tra gli Assiri i metallurgisti erano anche i sommi sacerdoti (M. Eliade, Arti del metallo e alchimia, Torino : Bollati Boringhieri, 1980) e nell'antica Roma il pontifex maximus (il capo degli aruspici, i sacerdoti divinatori a cui era affidato il compito di predire il futuro) era anche il capo dei lavori pubblici, da cui dipendeva naturalmente anche la costruzione dei ponti. Infatti "pontifex" (pontem + facio) è colui che progetta e costruisce i ponti.

Prima della partenza

Queste brevi note sono rivolte a chi vorrà seguire questa avventura condotta a fianco del Corso che tengo al Politecnico di Torino. Le brevi pagine degli appunti delle lezioni e degli interventi possono servire per avere costantemente a disposizione il "diario di bordo". Così, anche chi fosse impossibilitato a seguire tutte le lezioni, potrà almeno avere un "riassunto delle puntate precedenti". I riferimenti sia bibliografici, sia webografici non sono esclusivi, ma aprono nuove strade nell'intricato sistema della storia.

La struttura di ogni pagina seguirà la logica degli aforismi: la concisione, come si addice a ogni "log book", aiuta a essenzializzare i concetti, ma non bisogna dimenticare che la storia è narrazione e quindi ogni riduzione schematica, fine a se stessa non può essere ritenuta accettabile, se non a livello strumentale.

Ogni pagina del "diario", pur facendo riferimento a una "lezione" tratta di un tema specifico, che è riportato nel titolo. Alcune "etichette" (ovvero "parole chiave") reperibili a margine facilitano il reperimento dei temi più importanti.

Bibliografia essenziale:
  • Vittorio Marchis, Storia delle macchine, Roma-Bari : Laterza, 2005
  • Vittorio Marchis e Filippo Nieddu, Materiali per una storia delle tecniche, Torino : Celid, 2004